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Mittente |
Finardi Angelo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
7/3/1676 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Benché tarda e stracca per il viaggio |
Contenuto e note |
Finardi è felice di aver ricevuto, benché molto in ritardo, la lettera dell'Aprosio del 15 ottobre 1675, dove viene informato della buona salute del padre ligure e di essere sempre considerato suo servo, e di ciò lo ringrazia. Ha scritto a [Giovanni Tommaso] Giromini [prefetto della Biblioteca Angelica in Roma dal 1663 al 1677] ma non ha ottenuto "quei documenti” che bramava. Ma rassicura Aprosio che difenderà Egidio [Romano] contro le accuse mossegli da [Oderico] Rinaldi [cfr. lettera del 12.9.1674 “Morto mi ha reso il colpo dell'occluso foglietto”]. Il padre generale dell'ordine [Nicola Oliva] ha letto una parte dell'edizione delle 'Sentenze' di Egidio [Romano] [la progettata edizione del 'IV Liber Sententiarum' di Egidio] e lo sollecita a terminarle, ma non potrà farlo finché è impegnato con le liti del convento a Venezia dove si trova da otto mesi. Promette di terminare dopo il triennio di priorato. |
Fonte o bibliografia |
Gian Luigi Bruzzone, 'Padre Angelo Finardi e il suo progetto editoriale per il beato Egidio Romano', in 'Analecta Augustiniana', 72, 2009, pp. 401-402 |
Compilatore |
Poli Michele |
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