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Mittente |
Caro Annibale |
Destinatario |
Guidacci Giambattista |
Data |
25/1/1532 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Macerata |
Incipit |
Più tempo fa non vi ho scritto |
Contenuto e note |
Annibal Caro informa Giambattista Guidacci di avergli mandato tempo prima i Discorsi di Machiavelli stampati, e successivamente gli ha trasmesso il Principe per le mani di Ascanio Iracinto, familiare di un "Calcagno" (probabilmente Tiberio Calcagni). Ora si stampano le Storie, che gli promette di mandargli appena saranno compiute. Si sollecita il riscontro di un pagamento di 15 scudi a Giovanni Caro promessi da "Monsignore" (verosimilmente Giovanni Gaddi). Chiede energicamente la restituzione di una traduzione di una lettera di Cicerone che aveva lasciato a Firenze e che era stata presa da Taddeo Strozzi. La lettera contiene anche comunicazioni per "Rosato" (non identificato), al quale ha mandato gli scritti di Machiavelli stampati, e una lettera per suo fratello [Giovanni]. Si raccomanda a certo Jacopo da Civitanova. La lettera è indirizzata a Ludovico di Zanobi Strozzi a Macerata, ma si intende diretta a Giovambattista Guidacci a Firenze (secondo Giacone, per ragioni di prudenza politica). |
Fonte o bibliografia |
F. Giacone, Une lettre inédite d’Annibal Caro à Ludovico Strozzi, in «Ravy en pensée plaisante et lie». Omaggio a Gabriella Almanza Ciotti, a cura di Luca Pierdominici, Fano, Aras Edizioni, pp. 109-119. |
Compilatore |
Enrico Garavelli |
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