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Mittente |
Caro Annibale |
Destinatario |
Farnese Alessandro |
Data |
16/5/1551 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
L'offitio mio non è di dar legge |
Contenuto e note |
Annibal Caro trasmette ad Alessandro Farnese la notizia che la "rinuntia d'Avignone" a vantaggio di un "Gentilhuomo" non menzionato è considerata a Roma cosa fatta e tutti si rallegrano con lui, compreso il Papa [Giulio III, Giovanni Maria Ciocchi del Monte]. Ogni ulteriore indugio a questo punto sarebbe inopportuno. Altre notizie gli saranno trasmesse da Ranuccio Farnese e Bernardino Maffei. |
Fonte o bibliografia |
Roma, Fondazione Caetani, n. 1656 C-4857. Originale autografo. Edita in A. Caro, Lettere CXXVII. del Commendatore Annibal Caro raccolta da Giulio Bernardino Tomitano opitergino. Ed ora per la prima volta pubblicate, Venezia, Dalle Stampe di Antonio Zatta, 1791, n. 39, p. 60. |
Compilatore |
Enrico Garavelli |
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