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Mittente |
Ariosto Ludovico |
Destinatario |
[d'Este] [Alfonso I], Duca di Ferrara |
Data |
3/5/1523 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Castelnuovo |
Luogo di arrivo |
Ferrara |
Incipit |
Per altre mie vostra excellentia havrà inteso la causa che mi fa soprasedere a non ardere |
Contenuto e note |
Ariosto comunica al duca di Ferrara il sopraggiungere di un'occasione propizia per catturare alcuni "banditi assassini", tre dei quali stanziati a Ponteccio [si tratta degli stessi uomini citati nella Lettera n° 64] mentre certi altri, tali Bernardello, Bertagnetta e Pelegrinetto, si sono messi al soldo del Marchese Antonio Malaspina [nobile vicino alla fazione pontificia, insignito del patronato di Aula da papa Leone X nel 1517] macchiandosi però di un grave delitto condannato persino dal loro padrone. Ariosto confida in una collaborazione tra il duca Alfonso e il Marchese Malaspina affinchè i rei vengano consegnati alla giustizia. L'autore ringrazia poi il suo signore per la lettera fatta pervenire al governo lucchese in favore di Belgrado [da Valico], per il quale Ariosto aveva più volte chiesto la grazia [Lettere n° 71 e 67]. In chiusura il mittente ricorda al duca la situazione di un balestriere e un capitano feriti durante un'operazione di polizia a Camporeggiano. |
Fonte o bibliografia |
Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp.146-147, L. 77 |
Compilatore |
Ghiroldi Stefano |
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