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Mittente |
Ariosto Ludovico |
Destinatario |
[d'Este] [Alfonso I], Duca di Ferrara |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
[Castelnuovo] |
Luogo di arrivo |
Ferrara |
Incipit |
Circa a quanto vostra Signoria mi scrive che non le pare che s'habbiano a far quelli fanti |
Contenuto e note |
[Epistola dell'Ariosto al Duca di Ferrara, mutila nella parte finale; possibile datazione - avanzata dal Cappelli - al 2 maggio 1523] il mittente propone e sostiene caldamente l'adozione di alcune misure contro le prepotenze dei banditi "forestieri", quali l'istituzione di una milizia civica, l'imposizione di taglie sui malfattori, l'alleanza con Domenico di Amorotto [brigante alleato degli estensi] e il ricorso alle truppe stanziate in Frignano. Ariosto torna poi in merito ad illustrare le difficoltà nel procedere contro gli ecclesiastici macchiatisi di delitti, quali prete Iob di ser Evangelista [dal Silico] e prete Matheo [i due casi erano già stati trattati nella Lettera n° 66]. |
Fonte o bibliografia |
Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp.141-145, L. 76 |
Compilatore |
Ghiroldi Stefano |
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