Mittente Ariosto Ludovico Destinatario [d'Este] [Alfonso I], Duca di Ferrara
Data 25/4/1523 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Castelnuovo Luogo di arrivo Ferrara
Incipit Vostra excellentia può sapere che per essere stato su quel di Cicerana
Contenuto e note Ariosto riporta dell'omicidio di un prete pisano presso Cicerana (Ciserana), per mano di un Nicodemo ed un Minello, "subditi fiorentini", con la complicità di un tale Giuliano, figlio del bandito Pelegrin dal Silico; gli assassini si sarebbero poi rifugiati nell'abitato di Cicerana, dove viveva la famiglia di Moro, fratello di Giuliano. Non avendo ottenuto alcuna collaborazione dalle autorità cittadine per garantire la consegna alla giustizia dei briganti, l'Ariosto riferisce di essere stato costretto a comminare una multa di 300 ducati al comune di Cicerana; si fa poi menzione della cattura di Moro dal Silico. L'autore prosegue poi denunciando i misfatti di un altro bandito, fratello del Moro, tale Baldone, il quale giunto a sostegno di un furfante noto come Margutte da Camporeggiano tentò di assassinare un certo Gianetto. Non contento, Baldone avrebbe poi sottratto un paio di buoi ad un tale Zan Grasso. Ariosto registra il tentativo di Bastiano Coaio, "quello che è procuratore de tutti li tristi", di intercedere in favore di Baldone. Seguono in conclusione le testimonianze raccolte a carico del Moro.
Fonte o bibliografia Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp.133-136, L. 72
Compilatore Ghiroldi Stefano
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