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Mittente |
Ariosto Ludovico |
Destinatario |
[d'Este] [Alfonso I], Duca di Ferrara |
Data |
15/4/1523 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Castelnuovo |
Luogo di arrivo |
Ferrara |
Incipit |
Alla mia giunta qui trovai che questi banditi del Costa da Ponteggio |
Contenuto e note |
Ariosto fornisce al suo signore Duca di Ferrara un resoconto del problema del brigantaggio in Garfagnana al momento del suo rientro a Castelnuovo; si fa menzione ad un gruppo di 60 banditi, fra cui figurano un certo Costa da Ponteccio, i figli di Pelegrin dal Silico, "alcuni lombardi" della fazione di Virgilio da Castagneto, Philippo Pachione, Bernardello e Baptistino Magnano. L'autore riporta poi di un tentativo fallito di sorprendere i banditi di Ponteccio, i quali - avvisati della spedizione contro di loro - si sono dati alla fuga verso nord. Ariosto rende note al duca alcune proposte fatte al Consiglio di Camporgiano tra le quali importante rilevanza hanno lo stanziamento di una somma per istituire taglie sui banditi e la possibilità di costituire una milizia civica in alternativa di un rinforzo esterno stipendiato. Il mittente comunica poi al suo signore di aver provveduto a raccogliere i prugnoli e le trote richiestegli, rassicurandolo circa un loro pronto invio a Ferrara. In chiusura Ariosto torna a sottolineare l'azione violenta e sovversiva dei briganti nei territori estensi in Garfagnana. |
Fonte o bibliografia |
Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp.116-121, L. 64 |
Compilatore |
Ghiroldi Stefano |
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