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| Mittente |
Ariosto Ludovico |
Destinatario |
[d'Este] [Alfonso I], Duca di Ferrara |
| Data |
5/7/1524 |
Tipo data |
effettiva |
| Luogo di partenza |
Castelnuovo |
Luogo di arrivo |
Ferrara |
| Incipit |
Questa mattina per tempo giunsi , e trovai tutto il paese in grandissima |
| Contenuto e note |
Ariosto, di rientro a Castelnuovo [in seguito ad un viaggio che lo aveva condotto a Ferrara per assistere il fratello Gabriele nell'estate del 1524], riferisce della situazione critica riscontrata al suo ritorno [il panico era dovuto ad un'incursione compiuta dagli uomini di Giovanni dalle Bande Nere]. L'autore comunica di aver trovato ad attenderlo circa 400 uomini radunati da Pierino Magnano, da Acontio [Filippi Acconcio detto Salinaro], da Soardino ed altri. Ariosto notifica l'arrivo a Castelnuovo di ser Costantino notaio, il quale ha riferito della venuta di Morgante Demino [o del Tino] a Camporeggiano con un contingente di rinforzo per sostenere "le genti del Signore Giovannino" [Giovanni de' Medici, noto come Giovanni dalle Bande Nere]; egli aggiunge che una volta giunto sul posto il predetto Morgante avesse intimato alle truppe di ritirarsi - essendo la scorreria ignota al Signore Giovannino -, di consegnare la rocca agli ufficiali estensi e di liberare ser Costantino [notaio] dalla prigionia, raccomandandogli un certo capitano Todeschino, gravemente ferito. Ariosto avanza il sospetto che l'attacco sia stata patrocinato da "alcuni de la provincia" ostili alla casata d'Este, tanto più che Ulivo e Nicolao da Ponteccio [briganti], i due figli di Pier Madalena [briganti e omicidi] e il Bosatello detto Cornacchia [Bogietto da Sommacolonna, brigante] servono tra le fila dei nemici. Si rammarica poi di aver scorto in Ferrara delle concessioni di amnistia firmate da messer Bartolomeo [Prosperi, cancelliere ducale] a favore dei fratelli Ulivo e Nicolao [da Ponteccio], i quali avevano partecipato all'omicidio dei conti di San Donnino [Giovanni e Carlo]. Seguono poi delucidazioni dell'autore circa la scarsa difendibilità delle cittadelle sguarnite e prive di rinforzi militari adeguati. |
| Fonte o bibliografia |
Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp. 279-282, L. 150 |
| Compilatore |
Ghiroldi Stefano |
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