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											            | Mittente | Ariosto Ludovico | Destinatario | [d'Este] [Alfonso I], Duca di Ferrara |  
											            | Data | 8/2/1524 | Tipo data | effettiva |  
											            | Luogo di partenza | Castelnuovo | Luogo di arrivo | Ferrara |  
											            | Incipit | Circa quanto vostra excellentia per ricuperatione de l'honor mio minato che |  
											            | Contenuto e note | Ariosto ringrazia il suo Signore Duca per la restituzione della propria dignità di commissario; comunica poi di avere in custodia Genese [o Zenese, omicida già citato alla lettera n° 47] il quale sarà detenuto nella massima sicurezza - onde evitare un'ulteriore fuga dopo quella di Moro dal Silico [si veda la lettera n° 108] - e giudicato per l'assassinio del conte Giovanne [Giovanni di San Donnino] per cui egli era già stato condannato da messer Ludovico Albinello [Capitano di Castelnuovo e vicecommissario]; Ariosto procederà all'esame del caso col sostegno di messer Achille Granduccio, luogotenente della Ragione e già giudice al Maleficio in Ferrara. L'autore passa poi ad illustrare la vicenda di Simon prete [Simon Contardo], scagionandolo dall' accusa di non aver voluto consegnare il bandito Genese, colpa che viene invece attribuita ad un chierico arrogante e a Bernardello [da Ponteccio, brigante], entrambi poi riparati presso San Romano in casa di Nicolò, cognato di Pierino Magnano. Ariosto chiede l'invio di rinforzi per contrastare il predetto Bernardello ed i briganti Baptistino [Magnano] e Donatello [da Sommacolonna], ravvisando l'opportunità di abbattere campanili e canoniche dove essi trovano rifugio. Pur temendo ritorsioni della Santa Sede ai danni di messer Nicolò [da Monte, facilitatore estense a Roma], Ludovico rimane in attesa di aiuti dal commissario di Frignano. Si notifica inoltre l'invalidità di un salvacondotto concesso dal governo lucchese a Genese. Segue la notifica di un recapito di una convocazione ducale per Porphirio e Polinoro da Vallico [soldati di ventura]. |  
											            | Fonte o bibliografia | Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp. 262-266, L. 140 |  
											            | Compilatore | Ghiroldi Stefano |  
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