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Mittente |
Ariosto Ludovico |
Destinatario |
Otto di Pratica |
Data |
6/8/1523 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Castelnuovo |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Anchora ch'io creda che 'l Magnifico potestà di Barga habbia fatto intendere a vostre Signorie |
Contenuto e note |
Riprendendo quanto introdotto alla Lettera n° 104, Ariosto rivela particolari interessanti circa la persona di Giugliano Grigoro (o Grigò), il quale avrebbe usato violenza contro i cittadini di Massa e commesso saccheggi in altre regioni. L'autore smonta la difesa dell'uomo, il quale affermava di aver agito in tal modo in risposta all'omicidio di un suo congiunto, ucciso però - come riferisce il commissario estense - da un certo Bogietto da Sommacologna, privo di qualsiasi relazione con i Massetani. In merito al precedentemente raccomandato [sempre nella Lettera n° 104] Baccio de la Masa, Ariosto comunica di aver appreso l'assoluta malafede dell'uomo, essendo venuto a conoscenza dei suoi rapporti col bandito Donatello da Sommacologna. |
Fonte o bibliografia |
Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp. 208-210, L. 106 |
Compilatore |
Ghiroldi Stefano |
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