Mittente Ariosto Ludovico Destinatario Otto di Pratica
Data 23/7/1523 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Castelnuovo Luogo di arrivo Firenze
Incipit Molte volte mi son doluto agli Capitani di Barga de li latrocinij et assassinamenti
Contenuto e note Ariosto lamenta le continue violenze a mano armata perpetrate dai banditi fiorentini ai danni dei sudditi estensi; rimasti inascoltati gli appelli indirizzati al Capitano di Barga, l'autore si rivolge agli Otto di pratica per denunciare omicidi e furti compiuti da alcuni cittadini di Sommacologna e Barga. A sostegno di quanto affermato, Ludovico riporta la notizia di un furto commesso dai briganti Togno di Nanni del Calzolaro da Somacologna, Francesco detto Francio, figlio di Biagio di Gigrò e Stephano di Barzante in compagnia di altri cinque, ai danni di un cittadino di Cicerana, tale Nardino. Ariosto conclude la missiva auspicando una pronta risposta da parte del governo fiorentino.
Fonte o bibliografia Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp. 206-207, L. 105
Compilatore Ghiroldi Stefano
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