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Mittente |
Ariosto Ludovico |
Destinatario |
[d'Este] [Alfonso I], Duca di Ferrara |
Data |
19/11/1522 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Castelnuovo |
Luogo di arrivo |
Ferrara |
Incipit |
Hieri il Moro dal Silico mi presentò la gratia che vostra excellentia gli ha fatta |
Contenuto e note |
Ariosto comunica al suo signore, Duca di Ferrara, di aver ricevuto dal commissario di Frignano [Salvatore Lamia] una lettera in cui veniva riportata notizia di un crimine compiuto da Moro dal Silico [brigante] e dai suoi compagni; i briganti, accorsi in aiuto di Virgilio [da Castagneto], sono penetrati nell'abitazione di un privato suddito estense depredandolo di 100 lire; il mittente promette poi di consegnarlo alla giustizia, ma prima di agire chiede al duca il permesso di procedere nei confronti del Moro, alla luce dell'amnistia concessagli da Alfonso stesso. Ariosto non manca di puntualizzare come la vittima della malversazione si sia prima rivolta - senza avere successo - al figlio e al nipote di Bastiano Coaio e a ser Evangelista [dal Sillico, legale dei banditi], e solo in seguito alla sua persona. L'autore conclude la missiva auspicando la revoca della grazia ducale nei confronti del Moro. |
Fonte o bibliografia |
Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp. 93-94, L. 52 |
Compilatore |
Ghiroldi Stefano |
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