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Mittente |
Ariosto Ludovico |
Destinatario |
Opizo (Obizo) Remo |
Data |
2/10/1522 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Castelnuovo |
Luogo di arrivo |
Ferrara |
Incipit |
Hieri ho havuta una lettera del Signore nostro mandatami da Christophoro Casanova |
Contenuto e note |
[Epistola dell'Ariosto al segretario del Duca Alfonso I d'Este] Ariosto comunica di aver ricevuto una lettera di risposta da parte di Christophoro Casanova [tecnico ed ufficiale estense] in merito ad una grida emessa nei confronti di alcuni banditi; il mittente prosegue esponendo le misure adottate contro il brigantaggio in accordo con le repubbliche di Lucca e Firenze; dopo aver chiesto notizie di Pierino [Magnano, brigante], l'autore illustra la posizione di Bastiano Coaio [già largamente introdotta nella lettera n° 41], incastrato dalla confessione di ser Evangelista [Evangelista dal Sillico, legale dei banditi] e non intenzionato a presentarsi a Ferrara per essere giudicato [come Ariosto aveva riportato nella lettera n° 42]; Ariosto esterna poi la propria inadeguatezza per il governo degli uomini, in quanto animato da eccessiva pietà ed incapace di negare alcunchè; riporta gli spostamenti di alcuni balestrieri, pregando l'Obizo di agire nei loro confronti secondo gli accordi presi con Giovanni Ziliolo [tesoriere ducale]. In conclusione l'autore comunica che Giovanne Frascolino, uomo raccomandatogli da Obizo, non è mai giunto a Castelnuovo e ringrazia il segretario per le informazioni concessegli in merito all'ambasceria di Don Hercole [Ercole d'Este, futuro Duca Ercole II] a Roma. Auspicando per il principe e per Ludovico Caio, impegnato in Spagna, un esito positivo delle trattative di distensione con il papato, Ariosto si congeda. |
Fonte o bibliografia |
Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp. 81-82, L. 46 |
Compilatore |
Ghiroldi Stefano |
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