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Mittente |
Ariosto Ludovico |
Destinatario |
Equicola (Equicolo) Mario |
Data |
15/10/1519 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ferrara |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
Io ringratio molto vostra Signoria de la offerta ch'ella mi fa di prestarmi l'opera sua |
Contenuto e note |
[Epistola al segretario di Isabella d'Este] Ariosto ringrazia messer Mario [Equicola] per l'interessamento mostrato circa le sue dispute ereditarie; il poeta comunica all'amico che cercherà "l'oda che voi mi dimandate" e dopo averla rivista al meglio gliela invierà. Segue un esplicito riferimento all''Orlando Furioso': Ariosto dice di aver fatto "un poco di giunta" al poema [i 'Cinque Canti']; descrizione della difficile condizione patrimoniale di Ludovico, spogliato di una proprietà dal Duca [Alfonso I d'Este] e di una rendita di 10.000 ducati dal Cardinale [Ippolito d'Este]; Ariosto chiede scusa se, con tanti fastidi, ha trascurato gli impegni letterari e promette di ripagare intellettualmente il suo debito con l'Equicola, citandolo nel 'Furioso'; conclude la lettera raccomandandosi all'amico, alla marchesa di Mantova [Isabella d'Este] e a messer Calandra [Gian Giacomo Calandra]. |
Fonte o bibliografia |
Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp. 47-48, L. 26 |
Compilatore |
Ghiroldi Stefano |
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