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Mittente |
Ariosto Ludovico |
Destinatario |
d'Este Ippolito, Cardinale |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
[Reggio nell'Emilia] |
Luogo di arrivo |
Parma |
Incipit |
Questa matina si sono radunati dodice primi citadini de Regio |
Contenuto e note |
[Dispaccio dell'Ariosto, databile approssimativamente al novembre 1510] Ariosto descrive i provvedimenti adottati dalla comunità di Reggio nell'Emilia per far fronte alle necessità della guerra e rifornire le truppe francesi stanziate in città; il compito di fare incetta di vino è stato affidato a Zan Iacomo Messore [Gian Giacomo Messore], la raccolta delle spelte ad un certo Zan Francesco Camonchiella [Gian Francesco Camonchiella]; ogni paese ha fornito un certo numero di guastatori, alle dipendenze di Zan Baptista Cassola [Gian Battista Cassola]. Ariosto non manca di far presente lo scontento e le lamentele della popolazione per le continue angherie dei soldati; preoccupato per le scorte di vettovaglie l'autore invita il cardinale Ippolito a scrivere al conte Zan Boiardo [Gian Boiardo, conte di Scandiano], a messer Hercole [Ercole di Sigismondo d'Este] e ai castellani di Manfredi [i signori di Albinea, Montericco, Borrano, San Martino] affinché forniscano cibo e vino per rifornire la città di Reggio nell'Emilia. In chiusura Ariosto suggerisce la sostituzione del capitano della cittadella in quanto poco risoluto ed esitante. |
Fonte o bibliografia |
Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp. 18-20, L. 9 |
Compilatore |
Ghiroldi Stefano |
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