Mittente Ariosto Ludovico Destinatario D'Este Ippolito, Cardinale
Data 7/9/1509 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Ferrara Luogo di arrivo Accampamento imperiale
Incipit Per exequire quanto Vostra Signoria mi comette, io mi sforzarò
Contenuto e note [Epistola inviata da Ariosto al Cardinale Ippolito d'Este, il quale si trova al seguito delle truppe ducali presso l'accampamento imperiale durante la guerra contro Venezia] Incaricato dal cardinale di tenerlo informato su quanto accade in Ferrara durante la sua assenza, Ariosto racconta di un certo Beniamin Hebreo da Riva, incorso in fallimento per aver concesso credito ai conti Ranaldo Sacrato e Hieronymo Roverella e ad altri insolventi; nonostante circolino in città diverse teorie menzognere, l'autore ha avuto conferma di quanto realmente accaduto da Marco Marighella; aggiunge poi di aver saputo sempre dallo stesso informatore che Beniamin ha ricevuto dal Duca [Alfonso I d'Este] un salvacondotto; Ariosto millanta il rischio che l'uomo possa fuggire con parte dei beni rimasti in suo possesso. Sempre da Marco [Marighella] è venuto a conoscenza della possibilità di fallimento di altri soggetti. Aggiunge poi di aver udito, pur ritenendo falsa la notizia, che il Duca abbia intenzione di imporre un'ingente tassa sui patrimoni, oggetto di dibattito fra la popolazione. Segue la notizia di un "tristissimo recolto de vino" che ha colpito il ferrarese, facendo abbassare di molto il prezzo della bevanda. Infine Ariosto riporta i timori sollevati da alcune lettere di cittadini di Adria sul possibile attacco via mare dell'armata veneziana per depredare ed occupare la zona; l'autore si congeda dal Cardinale Ippolito confermando il proprio impegno a tenerlo informato circa gli avvenimenti e gli umori ferraresi.
Fonte o bibliografia Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, pp. 5-6, L. 3
Compilatore Ghiroldi Stefano
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