Mittente Ariosto Ludovico Destinatario Manuzio Aldo
Data 5/1/1498 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Ferrara Luogo di arrivo Venezia
Incipit Cum Sebastianus Aquila, vir bonarum artium sedulus cultor, qui apud nos
Contenuto e note [Epistola in latino] Il letterato ferrarese chiede allo stampatore veneziano l'invio di trattati inerenti la filosofia platonica. Ariosto, così come altri studiosi della sua città, infatti ha avuto notizia delle discussioni intorno al 'Timeo' di Platone condotte a Venezia dall'erudito Sebastiano Aquila [Sebastiano Foroli, detto dell'Aquila] con grande concorso di pubblico; Ariosto informa Manuzio del desiderio degli intellettuali ferraresi di entrare in possesso dei libri di Marsilio Ficino e di quanti hanno tradotto in latino i testi platonici greci. Alberto Pio [Alberto II Pio di Carpi-Savoia], "viro magnifico ac litteratissimo", conoscente dell'Ariosto, ha fatto ritorno da Venezia con molte stampe tra cui figura un volume in cui sono racchiusi scritti di vari filosofi accademici. Tutto ciò ha destato l'interesse dei dotti di Ferrara [di cui Ariosto è mediatore]; confidando nella risposta positiva dell'amico, il letterato chiede a Manuzio di inviargli tutto ciò di cui dispone in merito a tali argomenti, evitando così a molti studiosi il faticoso viaggio fino a Venezia.
Fonte o bibliografia Ludovico Ariosto, Lettere, a cura di Angelo Stella, Milano, Mondadori, 1965, p. 3, L. 1
Compilatore Ghiroldi Stefano
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