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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
20/7/1637 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Non crederà Vostra Signoria di leggiero quanto mi habbia afflitto la morte et il modo del morire |
Contenuto e note |
Chiabrera è afflitto per la morte dell'illustrissimo Brignole e per il modo in cui è morto [Giovan Francesco Brignole muore improvvisamente il 15 luglio 1637]. Da Pasqua Chiabrera si è occupato di faccende noiose, alle quali ha dato ordine. Egli è talmente malconcio, che non si piace e non vede speranze di miglioramento. Non è infermo, ma è senza salute, è debole e sale le scale con molta fatica. Chiabrera farà il possibile per godere della compagnia del Giustiniani costì [a Fassolo], poiché ne ha bisogno per le sue poesie [le "ciancie", ordinate dal Chiabrera e lasciate in eredità al Giustiniani e ai suoi concittadini, cfr. lettera 489 'Le lettere di Vostra Signoria tutte mi sono venute in mano, e purché si diano a' marinari savonesi quasi non possono perdersi']. [L'anno si ricava dalla citazione della morte del Brignole]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 497 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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