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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
1637 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
L'apparire di Vostra Signoria in casa nostra, fu come uno strosciare di stella per l'aria; io sono in dubbio se la vidi o non la vidi |
Contenuto e note |
L'apparizione di Giustiniani in casa di Chiabrera fu come "uno strosciare di stella per l'aria". Chiabrera non sa se vide o no Giustiniani, ma se le armate cesseranno di sbigottirlo, "ristorerà i danni". Chiabrera non sta male, ma non può nemmeno dire di stare bene. Tuttavia Chiabrera ha quasi ottantacinque anni [il 18 giugno 1637 Chiabrera compie ottantacinque anni] e non deve lamentarsi. Dice di "sentire i messi di morte" [Petrarca, 'Rerum Vulgarium Fragmenta', CCXXI, v. 9], ma se ella non lo colpisce con lunghe percosse e non fa altro che ucciderlo, la perdonerà. Chiede a Giustiniani di scrivergli, poiché gli sarà di conforto da molte noie. [La lettera presenta una lacuna] [L'indicazione dell'anno è dedotta dalla citazione dell'età che il poeta è prossimo a compiere. La datazione tra maggio e giugno si deve al legame con la lettera del 7.5.1637: in entrambe si fa riferimento alla guerra franco-asburgica]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 495 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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