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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
1637 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
La lettera di Vostra Signoria data a' 16 hammi tolto d'affanno, perché dei due mi afferma essere in letto |
Contenuto e note |
La lettera del 16 [febbraio] inviata da Giustiniani ha tranquillizzato Chiabrera, poiché Giustiniani aveva affermato di essere a letto dal 2 [febbraio] con una piccola febbre e Chiabrera fino al 20 [febbraio] non aveva più avuto notizie dell'amico. Consiglia a Giustiniani di aver pazienza durante la convalescenza, a causa della stagione ancora "acerba" e dei temporali che hanno "viziato" l'aria. Chiabrera si riprenderà dai malanni con la stagione calda . Ha necessità di recarsi "alle care loggie e al caro passeggio" [presso Fassolo] e vi andrà appena potrà. Ora passa tutto il giorno in casa, presso il focolare. Chiabrera è contento che il conte Testi sia andato a casa "a' suoi riposi", e quello che voleva dirgli a voce glielo riferirà tramite lettera [La lacuna presente nelle Lettere di Fulvio Testi tra l'ultima lettera invita da Barcellona il 23 dicembre 1636 e la prima sicura da Modena, datata 20 marzo 1637, non ci permette di capire quando effettivamente il Testi sia tornato "a casa a' suoi riposi"]. [La lettera dovrebbe collocarsi tra la 490 del 29 gennaio 1637 e la 492 dell'11 marzo 1637, poiché Chiabrera apprende della malattia di Giustiniani, poi citata anche nella lettera dell'11 marzo. Poiché Chiabrera fa riferimento ad alcune lettere corse tra Genova e Savona, e poiché l'ultima è datata 20 febbraio, bisogna supporre che la presente si collochi dopo il 20 febbraio]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 491 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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