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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
1636 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Così prego Vostra Signoria a fare come ella mi promette, ciò è serbare quelle mie prose, non per altro salvo perché |
Contenuto e note |
[La lettera è giunta mancante dell'inizio] Chiabrera prega Giustiniani di fare come gli ha promesso, cioè di conservare le sue prose, poiché Chiabrera vorrebbe lasciarle ai suoi concittadini, i quali hanno bisogno di mandare in Senato molti governanti [Chiabrera lascia a Giustiniani alcune prose, probabilmente bozze di discorsi, da offrire ai Savonesi nelle loro spedizioni diplomatiche presso la Repubblica di Genova]. Ha letto la Santa Maddalena mandata dal Signor Brignole ['Maria Maddalena peccatrice e convertita', Genova, Calenzani e Farroni, 1636 di Anton Giulio Brignole Sale], componimento di forte e fiero ingegno. Chiabrera afferma che la sua salute migliora e ha speranza di vivere ancora, speranza cara al poeta, perché gli permetterà di vedere le logge e le strade di Fassolo. Si dice contento che non si abbandoni l'Accademia [degli Addormentati], un pregio per l'Italia. [La lettera è sicuramente databile alla fine del 1636, per la citazione dell'opera di Brignole Sale]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 488 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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