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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
1636 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Mi hanno portato una lettera di Vostra Signoria data a' 15 di novembre ma ella era gravida con una più fresca |
Contenuto e note |
Hanno portato a Chiabrera una lettera del Giustiniani datata 15 novembre. Grazie a coloro che l'hanno consegnata, ha saputo che le sue lettere sono state consegnate e che Giustiniani sta bene. Manda i fogli dai quali trasse piacere il Signor Ottavio [Ottavio Grimaldi, cfr. lettera del 1636 'Sono assai giorni, che io scrissi a Vostra Signoria ma sono similmente giorni asai'], ma Chiabrera non li apprezza. "Non per tanto si parva licet componere magnis hanno in loro non so che di quegli antichi, e spetialmente di Demostene, i quali favellano non da beffe ma con desiderio, e bisogno di persuadere" [Di queste prose, probabilmente orazioni, con riferimento a Demostene, si parla anche nella lettera del 1636 'Così prego vostra Signoria a fare come ella mi promette']. Giustiniani dice che passa il tempo componendo, Chiabrera non piglia penna. Fassolo lo toglierebbe d'impaccio e lì Chiabrera vivrebbe cianciando. Se il Conte Fulvio venisse a Genova, Chiabrera romperebbe il proponimento [Fulvio Testi tornerà in Italia nel 1637]. Se "gl'amici" risveglieranno l'Accademia [degli Addormentati], onoreranno la Provincia. [La data della lettera, dopo il 15 novembre, è fornita dal testo stesso]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 487 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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