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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
2/10/1636 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Scipione Romano trovandosi a vedere l'essercito di Antioco in Asia schierato contra un altro essercito nemico |
Contenuto e note |
Scipione Romano [Lucio Cornelio Scipione Asiatico], vedendo in Asia l'esercito di Antioco schierato contro un altro esercito nemico, affermò di aver avuto una vista della quale solo Giove poteva vantarsi, quando vide dal monte Ida i Troiani e i Greci schierati. E Giove guardava le armate senza alcun pericolo. Anche Chiabrera, sicuro nella sua Siracusa, vide un'armata di navi e una di galere pronte a lottare. Nemmeno Roma espose un simile spettacolo ['Delle memorie particolari e specialmente degli uomini illustri della città di Savona', Savona, Bertolotto&Isotta, 1885, p 274 riporta l'episodio a cui si riferisce Chiabrera paragonandosi a Scipione:"Nel principio di settembre s'incontrarono in Vado le due armate di Francia e di Spagna: la prima numerosa di 74 vascelli fra navi e galere, la seconda condotta dal duca fi Ferrandina e vennero alla vista di Savona"]. Il suo diletto fu turbato da un pensiero: da dove il Diavolo tragga la malvagità umana, per quale male si versi sangue in Italia. La vendemmia è stata fatta, e Chiabrera spera di passare parte dell'inverno a Fasciolo [Fassolo, presso il Giustiniani]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 484 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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