Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Giustiniani Pier Giuseppe
Data 31/8/1636 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza [Savona] Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Gli affari domestici sono a segno, che non m'incatenano, ma lealmente affermo, che esaminando la mia persona
Contenuto e note Chiabrera ha ormai portato a termine i suoi affari, ma afferma che il suo stato di salute non lo soddisfa. Se potrà, con ogni piccola scusa verrà a passare l'inverno costì [presso Fassolo], a godere i mormorii di Zefiro, sentire i fremiti di Nettuno, e in tal tempo "sbandirà Mons. Rò dalle sue risposte camerotte" [Padre Giovanni Rho, gesuita]. È contento che le stampe procedano e gli auori delle stampe assicurano che i lavori non saranno senza meraviglia. A cosa serve comporre? Si deve comporre per i sordi? Se il Giustiniani non fa udire i propri componimenti, noi diventiamo sordi. È vero, afferma Chiabrera, che lui loda il comporre e lo stampare, ma poi non darsi nessuna noia. È contento che il Signor Conte Testi stia per tornare, perché il Conte potrà far leggere le sue poesie e perché Chiabrera potrà fargliene leggere una sua. [L'epistolario di Fulvio Testi non aiuta. Il 30 agosto egli risulta ancora a Madrid, dopo di che mancano lettere fino al 15 novembre, giorno in cui da Barcellona scrive della sua pessima salute e dice di voler partire per Genova. In realtà il 23 dicembre Testi è ancora a Barcellona]. Si dice dispiaciuto per ciò che gli hanno detto del Signor Mascardi [il 1636 è l'anno in cui si manifesta la malattia di Agostino Mascardi], in ogni cosa domina la cieca fortuna. Lelia [la moglie di Chiabrera, Lelia Pavese] andrà alla villa e "ci sarà bisogno della cantinella". Dice al Giustiniani di consegnarla al marinaio portatore della lettera e a nessun altro, poiché strumenti simili spesso vengono persi. Chiabrera saluta il Giustiniani da Siracusa [il piccolo alloggio ricavato per sé vicino alla chiesetta di Santa Lucia, prospiciente il mare di Savona].
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 482
Compilatore Agliardi Silvia
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