Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Giustiniani Pier Giuseppe
Data 27/5/1636 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Qui habbiamo, che i Serenissimi Signori mettono per lo dominio una tassa, e che chi vuole essere inteso
Contenuto e note Dai Serenissimi Signori è stata imposta una nuova tassa e Chiabrera interpella Giustiniani per esserne esentato, poiché egli era stato dichiarato franco dai Collegi. Gli manda il decreto [il decreto ricevuto nel 1629, cfr. Lettera 392 'Viene la supplica; holla fatta come mi par ben fatto; ma non basta'], affinché faccia valere le ragioni di Chiabrera. ['Delle memorie particolari e specialmente degli uomini illustri della città Savona', Savona, Bertolotto&Isotta,1885, p 272, riferisce che per l'anno 1636 fu imposta dalla Repubblica a Savona una nuova tassa, la quale sarebbe stata ridotta a un terzo per coloro che l'avessero pagata subito. Chiabrera interpella comunque l'amico]. Se questo favore non gli sarà concesso, sembrerà che gli venga tolto per demerito e i suoi cittadini rideranno vedendolo trattato con disprezzo. Ha appreso dal Signor Brignole [Giovan Francesco Brignole] che Giustiniani non può entrare in casa sua per San Giovanni [la festa di San Giovanni viene celebrata il 23 giugno. La casa di Giustiniani era occupata da una truppa francese, su cui cfr. 466 'Io non rifiuto la sicurezza del mio habitare in Genova, e se Vostra Signoria l'ottiene non me ne mandi i fogli' e lettera 474 del 15.5.1636 'Infinitamente mi sono consolato con la novella ottima del Signor Conte Testi'] e ne soffre. Chiede informazioni riguardo Testi [Fulvio Testi]. Chiabrera non sta male e con l'aria tiepida migliora. Non legge, non scrive, quasi non pensa.
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 475
Compilatore Agliardi Silvia
Torna all’elenco dei risultati