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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
22/3/1636 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Francesco Chiabrera porta questa mia con la quale io prego Vostra Signoria ad udirlo, e secondo le ragioni interporsi con cotesti Serenissimi tanto |
Contenuto e note |
Francesco Chiabrera porta una lettera a Giustiniani, con la quale Chiabrera chiede di aiutarli, intervenendo presso i Senatori, così che possano guadagnare qualcosa [cfr. Lettera 467 'Viene Francesco Chiabrera; parlerà con Vostra Signoria per un negotio suo e mio']. L'affare è a nome di Francesco Chiabrera, ma il denaro gioverà anche a lui e lo utilizzerà per le stampe. Comunica l'intenzione di recarsi a Fasciolo [a Fassolo presso la villa del Giustiniani] per l'estate, dopo aver sbrigato alcune faccende. Chiede se la casa è stata restituita al Giustiniani [cfr. Lettera 466 'Io non rifiuto la sicurezza del mio habitare in Genova, e se Vostra Signoria l'ottiene non me ne mandi i fogli']. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 468 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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