Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Giustiniani Pier Giuseppe
Data 8/2/1636 Tipo data Congetturale
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Hebbi tutte le lettere; ringratiamo noi tutori della noia presa in persuadere cotesti Signori
Contenuto e note Chiabrera ringrazia per averlo aiutato ad ottenere il decreto [cfr. lettera del 30.1.1636 'Il Cavallo darà questa a Vostra Signoria. Viene la procura la quale importa assai al pupillo']. Spera di potersi recare dal Giustiniani nei giorni precedenti la Pasqua, poiché al momento non può andarci, a causa di problemi familiari e a causa della stagione fredda. Comunica di aver visto il Signor Conte [Fulvio Testi] e di averlo imbarcato per Vai [Vado, in provincia di Savona]. Il Conte sarebbe dovuto partire quella mattina per la Spagna, ma il temporale ha impedito il viaggio. Chiede di fare riverenza a suo nome al Reverendo Rò [Per Monsignor Giovanni Rho cfr. Lettera 393 del 26.3.1629 'Non farebbe bisogno l'eloquenza del Padre Rò per trarmi a Genova; assai farebbe la persona e la casa']. [La datazione della lettera è possibile grazie al riferimento dell'incontro col Testi, di passaggio per Savona e Vado e diretto in Spagna. In una lettera indirizzata da Testi da Barcellona e datata 1.3.1636, egli dice di essersi imbarcato da Genova per Vado il giorno delle Ceneri, cioè il 5 febbraio. L'incontro con Chiabrera deve perciò essere avvenuto il 6 o il 7 febbraio, l'8 si data questa lettera di Chiabrera, mentre la partenza per la Spagna si data alla "prima domenica di quaresima" come afferma Testi, cioè il 9 febbraio.]
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 464
Compilatore Agliardi Silvia
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