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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
28/1/1636 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Non scrivo a Vostra Signoria perché io sono creditore di una risposta, e perché non ho di che parlare |
Contenuto e note |
Chiabrera non scive a Giustiniani perché aspetta una risposta e perché non ha nulla di cui parlare. Scrive per accompagnare l'allegata, se questa non troverà più a Genova il signor Conte [Fulvio Testi, cfr. lettera del 25.01.1636 'Io qui non ritrovo la primavera, che mi raccoglieva costì; non so io ora']. Dice a Giustiniani di godersi il Carnevale con "la sua famiglia d'Italia e d'India". Egli è in attesa di un'eredità, la quale gli spetta, come ad un erede, ma di cui non può godere. [L'eredità intorno alla quale Chiabrera s'industria aveva forse a che fare con la famiglia Pavese, dal momento che Chiabrera accampa le ragioni del "pupillo" Giulio Pavese e di se stesso come tutore del ragazzo, per poterne avere un tornaconto]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 462 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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