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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
1635 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Vado mettendomi all'ordine per dimorare questo verno con Vostra Signoria. Intanto pago un debito |
Contenuto e note |
Chiabrera comunica la sua intenzione di trascorrere l'inverno con Giustiniani [a Fassolo] ed esprime la propria gratitudine verso l'Illustrissimo Pinelli [Agostino Pinello, per cui cfr. Lettera 453 del 20.8.1635 'Molto tardi rispondo ad una di Vostra Signoria, ma sia mia scusa' e cfr. Lettera 454 'Molto tardi rispondo ad una di Vostra Signoria, ma sia mia scusa']. Ora invia altri versi, che al Pinello sembreranno più vili, ma che Chiabrera disprezza meno delle canzonette per la materia e la "maniera del comporre". Chiede a Giustiniani di presentarli [al Pinello] e di spiegargli ciò che dona. Afferma che la "lettera è plebea, ma qui non è chi scriva onorevolmente" [Chiabrera ha scritto di mano propria, in assenza di bravi copisti]. [La lettera segue la precedente 'Vostra Signoria ha ben inteso; avvenne un giorno, che saldando conti col mio contadino in un momento', per lo stesso proponimento espresso di trascorrere l'inverno a Fassolo. La citazione del Pinelli è un altro segnale della contiguità di questa lettera a quelle dell'autunno 1635]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 460 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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