Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Giustiniani Pier Giuseppe
Data 4/10/1635 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza [Savona] Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Gran piacere hammi fatto Vostra Signoria col ben ricapitare la lettera del Signor Agostino Pinelli
Contenuto e note Giustiniani gli ha fatto un favore recapitandogli la lettera del Signor Agostino Pinelli [Agostino Pinello, musicista e cantante genovese, cfr. lettera del 20.8.1635 'Molto tardi rispondo ad una di Vostra Signoria, ma sia mia scusa'], il quale ha ringraziato Chiabrera di un dono che egli non gli aveva fatto. Cercherà tra i fogli se ci sarà qualche componimento degno da leggere, affinché si sappia che Chiabrera conobbe questo gentile giovane [Agostino Pinelli]. Vengono le egloghe [Le egloghe in onore di Fassolo, le quali non ci sono rimaste, cfr. lettera del 25.8.1635 'Risposi ad una di Vostra Signoria e le scrissi raccomandando la lettera al Padre Antinori, et a Bogliano nostro'], le quali non sono da disprezzare, se si considera che sono state composte per onorare la villa [di Fassolo]. A chi si diletta di poesia, potrà piacere la "favella tanto dimessa", adatta al personaggio, "nel che fu stimato sovrano Teocrito; i Latini troppo si sollevarono, i Toscani non sempre tennero uguaglianza, dico del Sannazzaro; i Padovani furono eccellenti, ma usano la favella con la quale non scrivesi" [I nomi citati da Chiabrera nel testo a cui allude, che è l''Elogio' scritto per Gian Giacomo Cavalli nel 1630, corrispondono a Marco Thiene e ad Agostino Rava, poeti dialettali pavani attivi nel Cinquecento]. Le vendemmie stanno finendo con caldi estremi, che promettono piogge, le quali saranno seguite dalle tramontane e dal freddo. Chiabrera si prepara all'inverno e a trascorrerlo nel suo "alberghetto". Non può recarsi a Genova, poiché deve rimanere a casa, in patria.
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 458
Compilatore Agliardi Silvia
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