Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Giustiniani Pier Giuseppe
Data 1635 Tipo data Congetturale
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Ho letto la canzone, e la rimando a Vostra Signoria. L'autore si accusa per giovinetto, e la vivacità dell'ingegno il fa credere
Contenuto e note Chiabrera ha letto la canzone inviatagli da Giustiniani: l'autore è giovane e la vivacità del suo ingegno fa meravigliare. Bisogna vedere come costui crescerà grazie allo studio dell'arte e alla lettura dei grandi autori [A Chiabrera era stata evidentemente mandata in lettura una canzone di un giovane autore]. Afferma poi che il Breve è "un lustro agli occhi degli ignoranti, ma alla fine è vanità" [riguardo alla richiesta del breve e all'attesa del nulla osta da parte di Padre Niccolò Riccardi, cfr. lettera 446 'Ho la lettera di Vostra Signoria col fascio delle lettere, e rispondo in questo a Monsignor Errera'] e sospetta che il Padre Mostro [il Riccardi medesimo] non possa dir di sì, né voglia dir di no, lasciando ad altri il dovere di decidere [e rilasciare il nulla osta dando il via alla pubblicazione del breve]. Chiabrera è stanco dei versi, la vecchiaia è annoiata da ogni cosa. Egli è confinato nella solitudine, a causa della vecchiaia e a causa del rumore delle armi e dei disordini civili. Egli sente innalzare mura e aumentare i presidi [riferimento alle opere di fortificazione di Savona in vista della guerra contro la Francia] e starà attento affinché i soldati non distruggano la sua villa. Consiglia a Giustiniani "che si rida di testamenti e testatori", lasciando che altri si occupino del testamento [il 3 agosto muore a Roma Monsignor Vincenzo Giustiniani: il ramo dei Giustiniani di Scio viene pesantemente sacrificato in linea ereditaria]. [La lettera è priva della formula di congedo completa] [La datazione al settembre 1635 risponde al riferimento alle fortificazioni, come riportato per settembre 1635 dalle fonti storiche, e al riferimento alla morte di Vincenzo Giustiniani].
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 457
Compilatore Agliardi Silvia
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