|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
1635 |
Tipo data |
Congetturale |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Io sono stato qui col Padre Antinori cinque giorni, che non pensai a nulla salvo a cianciare |
Contenuto e note |
Chiabrera è stato con Padre Antinori [Padre Lodovico Antinori, predicatore dei Chierici regolari] cinque giorni, durante i quali pensò solo a "cianciare". Poi egli se ne andò, e ci furono venti e marine burrascosi, così che Chiabrera teme che le sue lettere e quelle di Giustiniani siano mal capitate. Avvisato dalla lettera del Giustiniani del 20 agosto, riscrive al Signor Pinelli [Agostino Pinello, musicista e cantante genovese, cfr. lettera del 20.8.1635 'Molto tardi rispondo ad una di Vostra Signoria, ma sia mia scusa'] e prega Giustiniani di difenderlo per il ritardo. Vede che Giustiniani non è contento delle poesie, dei componimenti e delle stampe, cose delle quali Chiabrera è stanco. Si duole non perché Giustiniani non è soddisfatto, ma perché è lontano dall'abitudine di Chiabrera di "calcare co' piedi e disprezzare alcuni accidenti, spetialmente quelli, i quali fanno perdere amici". Egli è stato impegnato a liberarsi di alcuni "fasci di ciancie". [La datazione rispetta la contiguità con le lettere precedenti, collocandosi presumibilmente dopo il 20 agosto, data presunta di una lettera del Giustiniani citata dal Chiabrera]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 456 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|