Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Giustiniani Pier Giuseppe
Data 16/1/1635 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Già ho scritto a Vostra Signoria et hora scrivo pregandola a volere perdonare a se stessa la gravissima noia
Contenuto e note Chiabrera ha già scritto a Giustiniani e lo prega di perdonare la noia di supplicare i Signori al posto suo. Non può pensare a quanto risulterebbe scandaloso il fatto che Chiabrera desideri una cosa di tanto pregio [l'ascrizione alla nobiltà genovese, cfr. lettera del 12.1.1635 'Da Errera io non ho lettera; ma bisogna sapere, se col Papa si è fatto il da farsi'], ma non si degni nemmeno di chiederla. Le speranze sono incerte, le fatiche insopportabili e la concessione non servirebbe a nulla a Chiabrera. Riguardo all'affare di Roma [La richiesta di un Breve fatta da Chiabrera a Monsignor Herrera da parte di Giustiniani, su cui cfr. lettera 435 del 1634, 'Emmi venuta la risposta di Monsignor Errera, et io la mando; Vostra Signoria vedrà la cagione de gli indugi'], se ci sarà qualcosa di cui scrivere, scriverà.
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 444
Compilatore Agliardi Silvia
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