Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Giustiniani Pier Giuseppe
Data 12/1/1635 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Da Errera io non ho lettera; ma bisogna sapere, se col Papa si è fatto il da farsi.
Contenuto e note Chiabrera non ha ricevuto nessuna lettera da Errera [Monsignor Francesco Herrera, segretario dei Brevi di Urbano VIII, per cui cfr. lettera 435 del 1634, 'Emmi venuta la risposta di Monsignor Errera, et io la mando; Vostra Signoria vedrà la cagione de gli indugi'. Chiabrera è costretto a interpellare il prelato in merito alla richiesta di un breve desiderato dal Giustiniani], ma bisogna sapere se con il Papa si è fatto ciò che si doveva fare. Il maggior onore che Chiabrera può desiderare è quello propostogli da Giustiniani [l'ascrizione alla nobiltà genovese che Giustiniani sperava di ottenere per Chiabrera nel 1635, dopo aver fallito nel 1634, cfr. Lettera 434 del 23.1.1634 'La lettera di Vostra Signoria hammi tolto un peso dall'animo'] e sarebbe sciocco a non accorgersene, ma Chiabrera non può essere a Genova per compiere gli atti necessari. Veda Giustiniani se c'è speranza di guadagnare questo privilegio, Chiabrera si affida alla sua decisione.
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 443
Compilatore Agliardi Silvia
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