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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Giustiniani Pier Giuseppe |
Data |
26/8/1629 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Presentatore di queste è l'huomo mio amico e famigliare per li cui affari Vostra Signoria già parlò col Signor Tomaso Grimaldo |
Contenuto e note |
Chiabrera parla a nome dell'amico e famigliare, per i cui affari Giustiniani già parlò con il Signor Tomaso (Tommaso) Grimaldo [nobile e letterato genovese]. Se ci sarà bisogno di favorirlo nuovamente, prega Giustiniani di farlo per amor suo. Afferma che per quel giorno le cose andranno a rovescio: non sarà Borzone [Luciano Borzone] a consegnare le lettere a Giustiniani, ma il contrario. A ragione è stato onorato il Marchese Spinola [Ambrogio Spinola] e Giustiniani fa bene a scrivere per lui, poiché così merita la virtù. Chiede cosa facciano i Padri Reverendissimi [Abate Fossa, Padre Francesco Semino e Padre Andrea Bianchi], cosa faccia il Principe, cosa l'Accademia [nell'Accademia degli Addormentati il "Principe" costituiva la carica massima]. Se il Signor Mascardi [Agostino Mascardi] è a Genova, chiede a Giustiniani di salutarglielo. Lo riverisce, in quanto lo considera un grande ingegno, e per le cortesie ricevute dai suoi in Sarezana [richiamo ai parenti di Mascardi, stanziati a Sarzana, che evidentemente Chiabrera conosceva]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 399 |
Compilatore |
Agliardi Silvia |
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