Mittente Chiabrera Gabriello Destinatario Giustiniani Pier Giuseppe
Data 9/1/1629 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Savona Luogo di arrivo [Genova]
Incipit Perché la marina non ci promette buon viaggiare; il nostro pedone mi ha detto, che forse domane ritornerà costì
Contenuto e note Dice che il mare non permette di viaggiare e che il pedone [corriere che recapitava le lettere] forse sarebbe tornato costì il giorno dopo, perciò scrive questa lettera. Ha mandato le orationcelle [Chiabrera pone una distinzione tra "orationcelle" e "discorsi". Con il termine orazioncelle, è probabile che si riferisca sia agli 'Elogi degli uomini illustri', sia alle orazioni scritte per celebrazioni pubbliche: cfr. Lettera 398 del 13.8.1629 'Monsignor Ciampoli risponde ad una mia con la quale io lo tentava sopra le odi', e Lettera 417 del 1631 'Hammi consolato la risposta di Montezemme'] al Signor Durazzo [Giacomo Filippo Durazzo, nobile genovese, per cui cfr. lettera 329 del 12.12.1617 'Voglio sperare che Vostra Signoria sia fuore della Gerusalemme'], poiché le desiderava ardentemente. Ma afferma che le orazioncelle non gli sembrano pronte per essere stampate, considerando che non tutti apprezzano le sue opere come il Giustiniani, e che non tutti 'simbolizano' bene con i discorsi. Se vorrà Dio, darà compagnia sia ai discorsi, sia alle orazioni, e avranno un titolo distinto in base alla materia. Tra quelle che hanno bisogno di correzione, quando si imbatterà in quelle che gli piacciono, le dedicherà a Pier Giuseppe Giustiniani, per manifestare il suo affetto verso di lui [il Giustiniani aveva caldeggiato la partecipazione di Chiabrera alle sedute della rinata Accademia degli Addormentati, per questo Chiabrera desidera dedicargli alcuni discorsi].
Fonte o bibliografia Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 391
Compilatore Agliardi Silvia
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