Mittente Aretino Pietro Destinatario Vecellio Tiziano
Data 4/1548 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo
Incipit Sebbene non tengo altro che una lettera vostra da che giungeste alla corte
Contenuto e note Pur rammaricandosi per il lungo silenzio di Tiziano, Aretino (che gli trasmette altresì i saluti di Jacopo Sansovino) non ritiene possibile che l'amico, ora che risiede alla corte di Carlo V, sia stato contagiato da una stolta arroganza. Confida dunque di attendere presto una risposta; al contempo, proclama la propria indifferenza e spregio nei confronti di chiunque (persino l'Imperatore) tentasse di sminuirlo o di farsi beffe di lui.
Fonte o bibliografia Pietro Aretino, Giorgio Vasari, Tiziano, a cura di Stefano Zuffi, Milano, Abscondita, 2008, p. 25-26.
Compilatore Favaro Francesca
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