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Mittente |
Aretino Pietro |
Destinatario |
Vecellio Tiziano |
Data |
1/1548 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
La copia di quel Cristo e vivo e vero che voi portate allo Imperadore |
Contenuto e note |
Aretino ringrazia Tiziano che, ormai prossimo a spostarsi al seguito dell'imperatore Carlo V, gli ha inviato in dono una replica del busto di Cristo deriso (l'originale era stato offerto al sovrano). Nonostante la missiva risalga a gennaio, Aretino si riferisce all'omaggio ricevuto come al più bel regalo del suo Natale. Tale è l'influsso esercitato dall'immagine di Cristo sofferente su chi lo contempli, dichiara Aretino, che gli pare ora di abitare in un Tempio; inoltre, si sente spinto a rinunciare a pensieri mondani per immergersi nella devozione e nella purezza. |
Fonte o bibliografia |
Pietro Aretino, Giorgio Vasari, Tiziano, a cura di Stefano Zuffi, Milano, Abscondita, 2008, p. 24-25. |
Compilatore |
Favaro Francesca |
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