Mittente Aretino Pietro Destinatario Vecellio Tiziano
Data 12/1545 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo Roma
Incipit Ritornandomi in su le quattro ore a casa
Contenuto e note Aretino esordisce con il narrare che una notte, rientrato a casa, aveva ricevuto l'ultima missiva di Tiziano, fonte di diletto, pressoché in contemporanea alla notizia del crollo verificatosi il 18 dicembre nella Libreria Marciana: l'architetto, Jacopo Sansovino, era stato tratto in arresto. Addolorato al pensiero che il medesimo luogo destinato a suggellare la gloria dell'amico diventasse poi il sepolcro della sua fama, Aretino esprime subito dopo il sollievo avvertito alla notizia del suo rapido proscioglimento: il crollo era stato attribuito infatti non a malafede o inadeguatezza dell'autore della loggia. Nell'episodio di cronaca s'inserisce la comparazione fra le costruzioni dei tempi antichi, alla cui monumentalità e imponenza si addicevano gli ampi spazi loro assegnati, e le costruzioni moderne, sacrificate e oppresse sia dagli spazi ridotti sia dall'esigenza del risparmio.
Fonte o bibliografia Pietro Aretino, Giorgio Vasari, Tiziano, a cura di Stefano Zuffi, Milano, Abscondita, 2008, pp. 19-21.
Compilatore Favaro Francesca
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