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Mittente |
Muscettola Antonio |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
15/5/1679 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Giunto l'altr'ieri in Napoli, dove penso trattenermi sol pochi giorni, ritrovai con immenso giubilo |
Contenuto e note |
Muscettola scrive da Napoli dove ritiene di trattenersi solo per pochi giorni e dove ha avuto occasione di incontrare il canonico [Carlo] Celano il quale, contrariamente alle affermazioni di Aprosio, ha garantito d’aver scritto al frate due volte. Muscettola si dice soddisfattissimo del positivo riscontro che hanno avuto le sue ‘Epistole’ [‘Epistole Familiari’, Napoli, Antonio Bulifon, 1678] e dei "tre leggiadrissimi componimenti" dedicatigli da Padre [Anselmo?] Paioli. Continua la scrittura della sua ‘Poetica’ [‘Poetica Italiana’ verosimilmente rimasta inedita]. In risposta alle richieste di Aprosio, infine, propone alcune informazioni private riguardanti la propria famiglia: ha tre figlie, "tutte e tre monache", ed un figlio, il primo, Francesco "uscito or dal quinto lustro" [25 anni]; quest’ultimo, desideroso di porsi a servizio di padre Angelico, ha scritto per lui un componimento che viene accluso alla missiva [pagina assente]. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, Ms.E.II.4bis, Muscettola Antonio |
Compilatore |
Zuccalà Pasquale |
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