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Mittente |
Muscettola Antonio |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
6/4/1676 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Molinara |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Son già due mesi ch'io indarno sospiro lettere di Vostra Paternità non posso però augurarmi altro |
Contenuto e note |
Muscettola allega alla missiva "l’Epistola per lo Trinchero" [ovvero l'Epistola XVI indirizzata a Pietro Andrea Trinchieri, ‘Lodandolo della cognizione di varie scienze, l'esorta a dar alle stampe i suoi Poetici componimenti’ nelle 'Epistole Familiari' del Muscettola, Napoli, Antonio Bulifon, 1678, pp. 109-115] e chiede l’illustre parere di Angelico Aprosio perché possa decidere se far imprimere o meno la raccolta delle 'Epistole' come consigliatogli da molti amici. Non ne ha ancora prodotte a sufficienza motivo per cui la stampa, qualora ci fosse, tarderebbe almeno altri sei mesi; aggiunge che vorrebbe avvenisse "fuori d’Italia", magari a Lione qualora si trovasse qualcuno a cui affidare l’incombenza. Escludendo Napoli, Venezia e Piacenza ha preso in considerazione la possibilità di farle imprimere a Firenze dove avrebbe il supporto di [Antonio] Magliabechi; vorrebbe però valutare preventivamente la qualità del carattere Garamone; desidererebbe inoltre "che lo stampatore facesse l’opera a sue spese [oppure] a prezzo conveniente". Altresì sarebbe lieto che "que’ due [...] Signori Amici che onorarono la ‘Belisa’ del Frontespizio" [intende Giovanni Mattia Striglioni e Domenico Piola] pensassero di fare "lo stesso onore all’Epistole". Infine riporta l’intenzione di aggiunger al titolo dell’opera l’epiteto "Familiari". |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, Ms.E.IV.14, Muscettola Antonio |
Compilatore |
Zuccalà Pasquale |
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