|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Muscettola Antonio |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
23/11/1667 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
La carissima di Vostra Paternità mi capita in villa dove le vendemmie e più il desiderio |
Contenuto e note |
Muscettola scrive dalla sua villa in campagna dove si è trattenuto per la vendemmia, per soddisfare "il desiderio d’un poco di quiete" e per assecondare la propria passione per la caccia. La stampa della ‘Grillaia’ avanza soprattutto grazie alle sollecitazioni del napoletano che tiene a sottolineare come senza quelle "castrature" non sarebbe stato possibile procedere. Incuriosito dall’ultima lettera, chiede ulteriori ragguagli per quel che concerne un "certo impiego ch’ha per le mani" Angelico Aprosio. Sostiene di non aver mai "veduto neppure un rigo stampato" del poeta Nicolò Franco ma eseguirà ugualmente le sue ricerche. Il Principe di Belvedere [Francesco Carafa], "il più galante, erudito, bizzarro Cavaliere che sia in Napoli e [suo] grandissimo amico", gli ha scritto d’aver "accettato dal Viceré un terzo di fanteria per passare in Milano a Primavera"; Muscettola, nel tentativo di dissuaderlo dal proposito, gli ha risposto subito inviandogli uno scritto contenente "nomi d’infiniti Poeti" che pare sia piaciuto molto al Principe e a molti altri suoi amici; ecco perché lo invia anche ad Angelico Aprosio acciocché ottenga il suo illustre parere. Infine fa sapere che la Seconda Parte delle sue ‘Poesie’ [Venezia, Zaccaria Conzatti, 1669] ha ormai raggiunto Venezia ed è al vaglio dei Revisori. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, Ms.E.IV.14, Muscettola Antonio |
Compilatore |
Zuccalà Pasquale |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|

|
|
|
|
|
|
|
|