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Mittente |
Muscettola Antonio |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
12/6/1663 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
La morte del nostro carissimo signor Vincenzo, che sia in Cielo, havendomi dato tutto in preda al dolore |
Contenuto e note |
Muscettola manifesta l’enorme dolore procuratogli dalla morte dell’amico Vincenzo [Pallavicino]. Riferisce poi le novità riguardanti l’impressione della ‘Grillaia’: il procuratore Sagredo gli ha fatto sapere di aver appena recuperato il manoscritto dell’opera di recente sottoposta al vaglio del nuovo Inquisitore di Venezia; anche questi ha negato la licenza per la stampa avendovi trovato "dottrine disapprovate da’ Cattolici e [...] molti autori eretici e dannati" . Dato che il manoscritto sta per tornare in suo possesso, Muscettola chiede istruzioni sul da farsi: consiglia ad Aprosio di valutare la possibilità di farla stampare a Genova dove egli stesso ha mandato la sua ‘Belisa’ e dove, tra l’altro, le tante amicizie del frate intemelio consentirebbero – a parere del napoletano – di ottenere agevolmente il placet per la stampa. Sconsiglia invece la possibilità di farla imprimere a Napoli perché "è più ignoranza, e [...] più scrupolosità" tanto che "sarebbe impossibile stamparla senza molte circoncisioni".
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Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, Ms.E.IV.14, Muscettola Antonio |
Compilatore |
Zuccalà Pasquale |
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