Mittente Muscettola Antonio Destinatario Aprosio Angelico
Data 8/1/1663 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Ventimiglia
Incipit Giunge la carissima di Vostra Paternità non so quanto opportuna a consolarmi
Contenuto e note Come da voleri dell'Aprosio, Muscettola fa sapere che si cimenterà nella composizione de ‘Il Gabinetto delle Muse Italiane’ [che diventerà in seguito ‘Il Gabinetto delle Muse’ stampato a Venezia, Zaccaria Conzatti, 1669] nonostante sia cosciente che si tratti di un lavoro oneroso; richiede indicazioni riguardo ai libri da consultare e propone l’inserimento di "qualche famoso antico ancorché si ritrovi nella Galleria del nostro [Giovan Battista] Marino et altrove". Accenna alle proprie ‘Prose’ che spera di poter stampare subito dopo ‘La Belisa’ e che dovrebbero comprendere: "La Vita di Santa Barbara; due Declamazioni; tre discorsi accademici [uno dei quali dedicato ad Aprosio]; quattro risposte al quesito e tre cartelli fatti con l’occasione d’un torneo". Chiede al frate intemelio un suo parere riguardo ‘La Belisa’ dato che "a qualche amico, che non ha veduto libro alcuno di Poetica, sembra paradosso Tragedia di lieto fine" benché "quel balordo d’Aristotele, nella particella 76, dice che questa sia la miglior dell’altre tutte"; addirittura qualche "Castelvetrico" suppone che quest'interpretazione sia una sua invenzione. Mortificato per via dei persistenti ritardi con la stampa de ‘La Grillaia’, Muscettola riferisce d’aver inviato un ultimatum al Baba [lo stampatore veneziano incaricato]: ove questi non avesse seguitato "a tutta fretta l’impressione" gli avrebbe dovuto prontamente restituire "l’opera col denaro rimessogli" acciocché la possa far "stampare in luogo dove non fossero tanti scrupoli indiscrezionati".
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, Ms.E.IV.14, Muscettola Antonio
Compilatore Zuccalà Pasquale
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