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Mittente |
Muscettola Antonio |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
26/9/1662 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Son già più mesi che la scarsezza delle lettere di Vostra Paternità mi forza a deplorare la mia sventura |
Contenuto e note |
Muscettola lamenta di non ricevere lettere di Aprosio contrariamente ad altri amici di Napoli come Lorenzo Crasso. Secondo quanto richiestogli, propone alcune notizie riguardo Giuseppe Domenichi: specifica che si tratta di un prete, erudito e poeta, avente all’incirca 40 anni, "nativo di Copertino, terra grossa [...] d’Otranto", autore soprattutto di epigrammi alcuni dei quali presto potranno raggiungere Aprosio. Secondo quanto scrittogli da [Francesco] Sbarra, l’Arciduca [Ferdinando Carlo] ha ben gradito la proposta della dedica de ‘La Belisa’ tanto che Muscettola pensa di destinargli anche un Panegirico che ha già iniziato a stendere in sesta rima e che ritiene di intitolare ‘La Poesia consolata’. Infine viene data notizia della stampa di ’Horologium Solare’ ['Horologium solare dicatum recenti musarum soli', Napoli, de Bonis, 1662] di [Pier Francesco] Minozzi e della ricezione del primo foglio della ‘Grillaia’; lo stampatore veneziano Baba però appare sempre più inaffidabile e ritardatario con le sue tante "scuse sofistiche".
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Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, Ms.E.IV.14, Muscettola Antonio |
Compilatore |
Zuccalà Pasquale |
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