Mittente Muscettola Antonio Destinatario Aprosio Angelico
Data 12/2/1662 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Ventimiglia
Incipit Ricevo quasi in un medesimo tempo due lettere di Vostra Paternità una di 24 di Dicembre l'altra di 6 di Gennaro
Contenuto e note Muscettola dà conferma d'aver ricevuto le due lettere datate 24 Dicembre e 6 Gennaio: nella prima ha trovato alcune notizie riguardo il letterato [Pier Francesco] Minozzi grande amico dell’Aprosio nonché autore di un sonetto ritenuto "bellissimo" dal napoletano tanto da proporre di inserirlo a principio della ‘Grillaia’. Nella seconda lettera, invece, ha potuto apprezzare il sonetto composto da Francesco Sbarra [poeta personale dell'Arciduca Ferdinando Carlo] col quale ha avviato una fitta corrispondenza; come da richieste dell’Aprosio, specifica d’aver composto tre sonetti in lode dell’illustrissimo Arciduca [Ferdinando Carlo] al quale, tra l’altro, sta pensando di dedicare anche la sua tragedia, ‘La Belisa’. Ancora in attesa dei restanti quinternetti de 'La Grillaia', il mittente riferisce che tutto è perfettamente predisposto per l’impressione: lo stampatore Baba di Venezia rassicura della celerità e del buon risultato; [Giuseppe] Battista, invece, si è già messo al lavoro per la realizzazione dell'indice. L’opera è ardentemente attesa da diversi eminenti personaggi come Leone Allacci e Giovanni Ventimiglia; anche con quest'ultimo, specifica, ha avviato un amichevole scambio epistolare. Muscettola si è anche preoccupato di disegnare lo stemma del proprio casato che nella lettera descrive minuziosamente: "due aquilotti che mirano una stella che sta in mezzo a essi, e sotto tre sbarre azzurre"; l'immagine ben presto raggiungerà l'Aprosio. Infine accenna al proprio desiderio di curare alcune sue ‘Prose’ [come la ‘Vita di Santa Barbara’] le quali verranno dedicate, di volta in volta, ad amici, signori e protettori; tra questi, certamente, verrà considerato anche padre Angelico. Vista la ricorrente precarietà delle spedizioni, ribadisce la scelta di affidare le proprie lettere a [Vincenzo] Pallavicino; poco prima di congedarsi, informa della scelta del fratello Tiberio di abbracciare gli ordini sacri.
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, Ms.E.IV.14, Muscettola Antonio
Compilatore Zuccalà Pasquale
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