Mittente Muscettola Antonio Destinatario Aprosio Angelico
Data 2/7/1661 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Ventimiglia
Incipit È pur giunto il tempo, in cui debbo sperare da Vostra Paternità o abbondanti favori, o un chiaro disinganno
Contenuto e note Antonio Muscettola lamenta il lungo silenzio dell’Aprosio: da ormai tre mesi, infatti, non riceve più sue notizie tanto che, preoccupato che le proprie lettere possano andare perdute, approfitterà del viaggio a Genova dell’amico Vincenzo Pallavicino affinché questi faccia da tramite sicuro; oltre alle proprie missive, come promesso, farà recapitare anche un libro di [Giovanni Battista] Teodoro ['Poesie del Cav. Fra Gio: Battista Theodoro dedicate all'A. di Ranuccio II...', Napoli, Novello de Bonis, 1661], una relazione dettagliata dell'eruzione del Vesuvio "succeduto l’anno passato" provvista delle note apposte dallo stesso Muscettola essendone questi "appieno informato, per havere una villa sulle radici di quello"; infine un "trattato dell'apparizione delle croci" [trattasi delle 'Memorie historiche dell'apparizione delle Croci prodigiose' compendiate da Carlo Calà duca di Diano, stampate a Napoli per N. De Bonis nel 1661]. Informa, inoltre, della prossima pubblicazione delle ‘Epistole’ in versi dell’amico Biagio Cusano che dunque presto potranno esser sottoposte all'illustre giudizio di padre Angelico. Infine il mittente si duole del fatto che, nonostante le continue ricerche, abbia potuto beneficiare solo di alcune opere dell'Aprosio (specifica: ‘La Sferza poetica’, ‘Il Buratto’ e la seconda parte del ‘Veratro'); spera dunque che lo stesso padre Angelico possa presto soddisfare i suoi desideri librari.
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, Ms.E.IV.14, Muscettola Antonio
Compilatore Zuccalà Pasquale
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