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Mittente |
Muscettola Antonio |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
2/8/1660 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Ventimiglia |
Incipit |
Non credo, che con tanta gioia fusse dagli Ateniesi accolta quella nave che lor portava con Teseo la libertà |
Contenuto e note |
Proponendo un paragone classico nel quale si riprende la storia di Teseo e della ritrovata libertà degli Ateniesi, Muscettola si dice entusiasta dell’aver potuto beneficiare di un’altra lettera di Angelico Aprosio grazie alla quale, oltre ad aver appreso della buona salute del frate, ha anche potuto godere di uno "de’ suoi Grilli" [ovvero uno dei capitoli dell'aprosiana 'La Grillaia. Curiosità erudite di Scipio Glareano', Napoli, Novello De Bonis, 1668]. Riferisce che, secondo le istruzioni, ha proceduto ad inoltrare al comune amico Vincenzo Pallavicino i libri mandatigli da Giuseppe Battista. Infine racconta dell’infortunio al piede subito dal Pallavicino a seguito di una visita presso il Vesuvio che, a partire dai primi mesi del 1660, aveva iniziato a produrre un’eruzione di carattere effusivo-esplosiva la quale, soprattutto col sopraggiungere del mese di luglio, aveva condotto ad una spettacolare conflagrazione. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria di Genova, Ms.E.IV.14, Muscettola Antonio |
Compilatore |
Zuccalà Pasquale |
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