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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Rangone Guido |
Data |
1527 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
[Modena] |
Incipit |
Or che la celerità e virtù di Vostra Signoria in tanta difficultà ha difeso lo stato ecclesiastico e la reputazione della sede apostolica |
Contenuto e note |
Lettera in cui BernardoTasso trasmette al proprio signore [Guido Rangone, conte, capitano generale dell'esercito pontificio, poi condottiero al servizio del re di Francia] le istruzioni dategli dalla corte pontificia. Allude chiaramente all'avanzata del Borbone [Carlo III di Borbone, conte di Montpensier, conestabile di Francia] a capo delle truppe imperiali dirette verso Firenze. Il Rangone dovrà prendere i suoi ordini dal cardinale di Cortona [Passerini Silvio], mentre il Tasso risiederà nella città toscana per informare il condottiero di quanto succede. Gli comunica immediatamente che: "i nemici caminano alla volta di Rezzo", città la cui conservazione sembra capitale per la salvaguardia della Toscana [questa sua insistenza autorizza una datazione al 23 aprile del 1527 dello scritto quando il Borbone e il suo esercito alloggiarono a Chiassa, vicino quindi ad Arezzo]. Il Tasso incita il nobile alla celerità, nonostante il ritardo preso ad Imola [alludendo indirettamente all'ingresso delle truppe della lega a Forlì il 3 aprile 1527, dopo aver dovuto lasciare precisamente ad Imola una guarnigione sufficiente per difendere la città] e gli promette di tenerlo regolarmente informato "d'ogni cosa, particolare e minutamente". |
Fonte o bibliografia |
Bernardo Tasso, Li tre libri delle lettere, alli quali nuovamente s’è aggiunto il quarto libro, ristampa anastatica dell’edizione Giglio, Venezia,1559, a cura di Donatella Rasi, Sala Bolognese (BO), Arnaldo Forni, 2002, XIV, pp. 40-41. |
Compilatore |
Fratani Dominique |
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