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Mittente |
Tasso Bernardo |
Destinatario |
Rangone Guido |
Data |
1526 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
[Modena] |
Incipit |
La facondia e la gravità de le lettere di Vostra Signoria, lette da Sua Santità in presenza di molti Reverendissimi cardinali |
Contenuto e note |
Lettera di Bernardo Tasso in cui riferisce al Rangone [[Guido Rangone, conte, capitano generale dell'esercito pontificio] il favore di cui gode presso la corte pontificia per la sua "fortificazione di Piacenza". Gli narra come il sommo pontefice [Clemente VII, Giulio de' Medici], si sia adirato per il rifiuto del duca d'Urbino [Francesco Maria I della Rovere, capitano generale dell'esercito veneziano] di dar ascolto ai suoi consigli e come se ne sia doluto con il Provveditore dei Veneziani [Pisani Alvise]. Il papa approva l'opinione del suo capitano che vorrebbe raggruppare le truppe a Modena persuaso "da le promissioni del Duca di Ferrara" [questo accenno concede una datazione compresa fra il 22 maggio del 1526, in cui Clemente VII accettò di far parte della lega di Cognac, e la fine del mese di novembre dello stesso anno quando il duca di Ferrara si schierò dalla parte dell'imperatore [Carlo V d'Asburgo]. Il Tasso conclude su un nuovo elogio del protettore. |
Fonte o bibliografia |
Bernardo Tasso, Li tre libri delle lettere, alli quali nuovamente s’è aggiunto il quarto libro, ristampa anastatica dell’edizione Giglio, Venezia,1559, a cura di Donatella Rasi, Sala Bolognese (BO), Arnaldo Forni, 2002, XI, pp. 36-38. |
Compilatore |
Fratani Dominique |
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